In questo articolo sono felice di condividere con voi una nuova avventura che ha segnato un capitolo importante nel mio percorso. Da fotografo per passione a regista, sono passato dalla pubblicazione del mio libro “Quello che le mani non dicono” alla creazione del mio primo spot pubblicitario, intitolato “La Pianta”. Un’esperienza unica che mi ha permesso di esplorare una nuova forma di espressione creativa, dando vita a una narrazione che va oltre le parole e che si sviluppa completamente attraverso l’immagine.
Lo spot racconta una storia semplice ma profondamente significativa, che trae ispirazione dal mio libro. La protagonista è Marta, una donna che si trova di fronte a una pianta ormai morta, simbolo di abbandono e di una cura dimenticata.

Sua figlia, Emma, narra la scena in sottofondo, riflettendo sull’importanza della cura, dell’attenzione e del lavoro manuale che troppo spesso tendiamo a trascurare nella nostra vita frenetica.

La bellezza di questa narrazione risiede nel momento in cui Marta, leggendo il mio libro, si rende conto di ciò che davvero conta: la cura che dedichiamo alle piccole cose e l’importanza di riscoprire il valore del fare, del toccare e dell’investire tempo in ciò che ci circonda.

Questa scintilla porta Marta a intraprendere un nuovo percorso, quello di piantare una nuova pianta. Inizia un piccolo gesto che, nella sua semplicità, diventa un simbolo di rinascita e di soddisfazione. Alla fine, vediamo Marta con un sorriso di soddisfazione, il volto sereno e fiero del suo piccolo ma grande successo.

La scelta di due attrici come protagoniste dello spot, Marta ed Emma, è stata voluta per raccontare il legame speciale che esiste tra madre e figlia, un rapporto che si evolve e cresce nel tempo. Marta rappresenta l’esperienza e la saggezza, mentre Emma, con la sua voce narrante, rappresenta la riflessione e la consapevolezza che la vita ci offre attraverso le esperienze quotidiane. La combinazione di queste due figure arricchisce il messaggio dello spot: la crescita non è solo personale, ma anche intergenerazionale.
La realizzazione di questo progetto è stata interamente nelle mie mani: dalla scrittura e ideazione alla regia, fino al montaggio. Ogni fase è stata una scoperta e, allo tempo stesso, una sfida. Lavorare su un progetto così intimo e personale mi ha permesso di approfondire e dare una forma visiva alle tematiche che tratto nel mio libro, portando lo spettatore in un viaggio emotivo e visivo.
“La Pianta” non è solo uno spot pubblicitario. È un racconto che invita alla riflessione sul valore della cura, del lavoro manuale e della bellezza che si cela nei piccoli gesti quotidiani. Mi auguro che chiunque guardi questo spot possa sentirsi ispirato a dedicare un po’ più di tempo alle cose che contano davvero, proprio come Marta, che riscopre il valore della pianta, simbolo di vita e rinascita.

Sono immensamente grato a Marta ed Emma, che hanno dato vita a questi personaggi con tanta passione e autenticità.
Se non l’avete ancora visto, vi invito a guardarlo e a condividere con me le vostre impressioni. Sono curioso di sapere cosa ne pensate e come questo messaggio vi ha toccato.
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